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Riserva delle Torbiere: nuovi inquilini in Torbiera

Punto di sosta, rotta migratoria e sito di nidificazione: la riserva naturale della Torbiere del Sebino è tutte queste cose insieme.

E’ la sua posizione privilegiata allo sbocco della valle Camonica e limitrofa al lago d’Iseo che ne fa la zona umida più importante della provincia di Brescia, inserita nella rete ecologica della Lombardia e in quella europea, Natura 2000 e la riconosce infine come zona umida di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar.

Gli studi ornitologici annualmente effettuati dall’ornitologo della Riserva, Dott. Paolo Trotti mostrano come la Riserva sia attualmente un sito di nidificazione utilizzato attivamente da diverse rare specie di interesse comunitario, sia nell’area delle Lamette che nelle Lame.


FALCO DI PALUDE Foto Danilo Altomonte

Tra le specie di maggior fascino sono Presenti rapaci come il falco di palude, (presenza stabile nel 2020 con 5 femmine adulte 1 nelle Lame e 4 nelle Lamette, 2 maschi adulti e 1 maschio subadulto in linea con quanto osservato da Longo nel 2010, la nidificazione è stata accertata per due femmine con 1 e 2 giovani ciascuna) e il nibbio bruno (5 coppie nel 2020 divenute 7 coppie certe nel 2021) ; I più recenti censimenti del 2021 ci mostrano i più interessanti dati ornitologici raccolti durante le sessioni di censimento nel periodo marzo-giugno e rilevano due nuove specie che stanno nidificando all’interno della garzaia (una zona di nidificazione utilizzata da più specie contemporaneamente) presente nella zona delle Lame, sono la Garzetta (con almeno 3 coppie) e la Sgarza ciuffetto (con almeno 1 coppia in cova e altre 1-2 posate nella garzaia),unico sito noto a livello provinciale in cui quest’ultima specie sta nidificando con certezza nel corso del 2021.

Le coppie di Cormorano sono incrementate da 83 (2020) a 104 (2021) Le coppie di Airone guardabuoi sono aumentate da 1 (2020) a 20-25 (2021), stima per difetto, da definire, infine le coppie di Nitticora sembrano in linea o in leggero aumento con il 2020 (36 coppie).


AIRONE ROSSO foto Sergio Filippini

Nelle lamette sono invece presenti e nidificanti in particolare i rari aironi rossi legati all’ambiente del canneto (stabili con 9 coppie censite nel 2020) mentre 2 coppie sono state censite nelle Lame.

Sempre legato al canneto il raro tarabusino (confermati nel 2020 i 10 cantori/territori del 2019), in questo caso l’area delle Lame (8) resta la zona maggiormente ambita dalla specie rispetto alle Lamette (2). La specie sembra infatti preferire un mosaico ambientale più diversificato composto da vasche d’acqua con fasce di canneto e arbusti medio-alti sparsi (Lame), diversamente da un ambiente caratterizzato quasi esclusivamente da canneto (Lamette)


TARABUSINO foto Sergio Di Giacomo

Nelle acque della riserva è possibile osservare varie specie di rari anatidi: anche quest’anno una

coppia di Canapiglia è stata osservata in atteggiamento riproduttivo dopo la prima nidificazione

provinciale nel 2020 in Riserva e il Fistione turco (con 12 coppie censite nel 2020 massimo numero mai registrato) e diverse altre anatre e rare specie legate al canneto come la Salciaiola , il

Basettino e molte altre. E’ disponibile sul sito internet dell’ente la relazione ornitologica completa relativa all’anno 2020 https://www.torbieresebino.it/relazione-ornitologica-2020/

mentre i dati relativi al 2021 sono ancora in via di raccolta.

Ulteriori censimenti nel periodo giugno-luglio consentiranno di definire con maggior precisione la

situazione avifaunistica della Riserva.

Gli uccelli sono importanti bioindicatori, si tratta cioè di animali sensibili ai cambiamenti e alle

modifiche degli ecosistemi.

I dati scientifici raccolti degli ultimi anni dimostrano come la riserva si stia dimostrando negli ultimi anni un ambiente in grado di accogliere una varia comunità di uccelli che l’ente ha la volontà di incrementare ogni anno attraverso interventi di conservazione degli habitat presenti e di diversificazione ambientale come nel caso delle zattere recentemente posizionate nelle lame e già recentemente colonizzate dal gabbiano reale nel corso del 2021.

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