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Cologne, stampe e cartoline storiche di un antico palazzo villa Gnecchi

di Luisa Lamberti


Era il 15 dicembre 1833...Questa stampa in bianco e nero illustra l'arrivo a Cologne di un importante ospite proveniente in carrozza da Milano


Era il 15 dicembre 1833...Questa stampa in bianco e nero illustra l'arrivo a Cologne in carrozza di Giuseppe Marietti, un importante imprenditore di Milano . Un gruppo di persone, attorno al maestoso ingresso del palazzo, saluta esultante l'illustre ospite ; è interessante osservare la moda del tempo dei nostri antenati.


Il palazzo , ora diventato Centro Pastorale Parrocchiale, dopo vari passaggi, divenne di proprietà della famiglia Passoni, ricchi commercianti appaltatori della riscossione dei dazi per conto del governo napoleonico in molti comuni bresciani . Anche dopo la caduta di Napoleone i Passoni continuarono nel loro lavoro di esattori e in pochi anni accumularono un grande capitale immobiliare. Avevano un palazzo a Brescia ma , come usavano i signori del tempo, dopo il 1810 cominciarono a ristrutturare la dimora signorile di campagna a Cologne e la trasformarono nella forma attuale, con portico e colonnato a forma di elle . Il pittore clarense Giuseppe Teosa (1760-1848) al tempo molto famoso e ricercato, affrescò con scene mitologiche il salone interno e pose la data: 1818 . Dopo anni di ricchezza, la forza economica della famiglia Passoni nel 1845 fu distrutta da un gigantesco fallimento e la proprietà fu venduta a Giuseppe Maria Poggi di Milano.


Il Poggi in seguito acquistò anche i caseggiati che si trovano in via Castello e che erano appartenuti alle famiglie nobili del paese , i Lantieri Paratico , i Suardi e i Viola . Tutto il complesso, palazzo e castello, nonché numerose cascine e terreni in campagna, furono acquistati il 28 marzo 1877 dall’ing. Giuseppe Gnecchi di Milano il quale diede nuovo impulso all'agricoltura e all'allevamento dei bachi da seta. I Gnecchi risiedettero nel palazzo fino alla morte nel 1982 dell'ultima discendente , la signora Rina Sessa Gnecchi che lasciò il patrimonio in parte alla Curia Vescovile e in parte alla Parrocchia.

Ora l’edificio più antico a nord ovest è l’Oratorio Femminile mentre il Palazzo è Centro Pastorale.



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